Nel 2023 il settore orafo italiano ha superato i 12 miliardi di euro di fatturato, con 11 miliardi generati dall’export.
Vicenza, cuore pulsante della produzione nazionale, ha contribuito in modo determinante a questo successo, sostenuta da un distretto capace di integrare storica tradizione manifatturiera, brand internazionali e un tessuto produttivo fortemente industrializzato. Una combinazione che ha fatto la storia del territorio, tracciando un percorso d’eccellenza nel panorama mondiale.
In questo contesto nasce “Gold Manufacturing”, nuovo indirizzo di studi che l’IPSIA F. Lampertico di Vicenza inaugurerà a partire dall’anno scolastico 2025-2026.
Si tratta di una proposta formativa inedita che introduce una nuova specializzazione pensata per i futuri tecnici dell’oreficeria. Finora, chi aspirava a lavorare in questo settore proveniva spesso da percorsi diversi, diventando perito per poi integrarsi nelle imprese orafe.
“Oggi, invece, questa scuola offre un percorso altamente mirato e che fornisce competenze tecnologiche avanzate, dalla progettazione CAD/CAM alla stampa 3D, dalla microfusione all’uso di macchinari innovativi. Tutte cose che valgono tantissimo nel mondo del lavoro”, spiega Claudia Piaserico, presidente nazionale di Confindustria Fedeorafi.
Il programma si sviluppa in un percorso di cinque anni, diviso in un primo biennio (1° e 2° anno) focalizzato su una formazione di base. A partire dal secondo anno, gli studenti iniziano a specializzarsi con laboratori tecnologici ed esercitazioni pratiche, approfondendo l'uso delle tecnologie avanzate per la progettazione e la produzione di gioielli, con una particolare attenzione alla gestione dei materiali e dei processi produttivi.
Il terzo, quarto e quinto anno sono dedicati principalmente alla specializzazione tecnica nel settore orafo, con una formazione intensiva nei laboratori tecnologici e nelle esercitazioni pratiche. Gli studenti acquisiscono competenze avanzate nell'uso di tecnologie per la progettazione e la produzione di gioielli, oltre a conoscenze in ambito di storia delle arti applicate, progettazione industriale e tecnologie dei materiali.
La parte del programma riguardante il "tecnico orafo" comprende anche un'educazione mirata a sviluppare competenze pratiche con il supporto delle attrezzature messe a disposizione dalle aziende orafe locali.
“Questo corso ha una carica fortemente innovativa – aggiunge Giuseppe Zigliotto, imprenditore orafo che ha lavorato alla creazione di questo percorso -: è infatti la risposta a un mercato in cui la competitività si gioca sempre più sulla padronanza di strumenti digitali e processi produttivi industrializzati, senza perdere il legame con la tradizione manifatturiera. Questo indirizzo parla a chi possiede una naturale inclinazione per la tecnologia e desidera crescere professionalmente in uno dei distretti orafi più importanti al mondo, entrando direttamente nel vivo delle lavorazioni d’eccellenza”.
Il nuovo indirizzo nasce dalla collaborazione con Confindustria Federorafi, con il supporto della Provincia di Vicenza, grazie all’impegno della consigliera Maria Cristina Franco delegata alla programmazione, pianificazione e dimensionamento scolastico.
Le imprese del territorio, già pronte a mettersi a disposizione di studenti e studentesse garantendo loro un’esperienza formativa a stretto contatto con la realtà produttiva. “Le aziende vicentine hanno le porte aperte per profili professionale che sappiano dialogare con un mercato globale, sofisticato e in costante evoluzione - osserva Piaserico – “Il Gold Manufacturing, che ha un nome inglese non a caso, è uno strumento concreto per formare tecnici capaci di utilizzare le tecnologie più avanzate, rispondendo a quelle che sono le reali necessità delle aziende”.
“Il Gold Manufacturing rappresenta un investimento strategico per l’intero distretto orafo vicentino - sottolinea Zigliotto -. “Non più giovani che si approssimano al settore, ma professionisti formati ad hoc, capaci di garantire continuità, innovazione e competitività a un comparto che ha fatto la storia del nostro territorio e guarda al futuro con visione internazionale”.