31/01/2023

“Radici Future 2030” fa nascere un parco urbano per gli studenti di Bassano

È stato inaugurato nel Centro Studi il primo Progetto Urban, una riqualificazione nel segno della progettazione ambientale, partecipata e circolare.

Un parco urbano di 1000 mq nel Centro Studi di Bassano del Grappa, per diminuire l’effetto isola di calore urbano e generare un maggior comfort ambientale per i fruitori dell’area, studenti e non. È il risultato del Progetto Urban, novità dell’edizione 2022 di “Radici Future 2030”, il festival della sostenibilità, dell'economia circolare e dell’etica d’impresa promosso da Confindustria Vicenza per proiettare il territorio verso nuovi modelli urbani e di business, seguendo la strada tracciata dai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile definiti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Il parco, inaugurato questa mattina, è stato realizzato in via San Tommaso d’Aquino con il contributo economico della Camera di Commercio di Vicenza, di Provincia di Vicenza, Comune di Bassano del Grappa, Etra Spa e S.I.S, e in collaborazione con l’Istituto Agrario A. Parolini di Bassano del Grappa.

L’area del Centro Studi non è stata scelta a caso. Rappresenta, infatti, il luogo simbolo dell’impegno di Radici Future per la formazione delle giovani generazioni. Il parco è caratterizzato da aree verdi con nuove piantumazioni, atte a contrastare gli effetti del cambiamento climatico, con la conseguente riduzione di una consistente parte di asfalto e aumentando così la permeabilità del suolo.

Nello specifico, sono stati rimossi più di 1000 metri quadri di asfalto bituminoso che è stato destinato non alla discarica, bensì al riciclo. Al suo posto per circa 700 metri quadri è stato posato a freddo un materiale drenante senza emissione di fumi nell’aria. Il suo colore verde, nonché la sua porosità, costituisce inoltre una minore fonte di assorbimento termico, mitigando quindi l’effetto isola di calore.

Nella restante parte della strada, sono state messe a dimora più di 400 piante che, insieme ai metri quadri di manto erboso, hanno l’obiettivo di mitigare il riscaldamento urbano delle strade, assorbire gli inquinanti gassosi rendendo l’aria più pulita e far crescere la piccola biodiversità.

È stato poi posato un nuovo arredo urbano, con tavoli e panche che trasformano l’area in uno spazio di lavoro e studio all’aperto a disposizione degli studenti delle scuole. Inoltre, sfruttando il riuso creativo di elementi edili e stradali, è stata appositamente disegnata una lunga panca-cordolo che delimita le aiuole e nel contempo può ospitare fino a 150 persone sedute.  

Infine, l’area è ora dotata di nuova illuminazione a led e di cestini della raccolta differenziata per suggerire una corretta pratica pubblica, favorire una migliore gestione dei rifiuti dell’area e alimentare una loro successiva valorizzazione.  

La progettualità avviata da Radici Future vuole gettare il seme di una riqualificazione urbana che possa coinvolgere l’intera area del Centro Studi, frequentato da studenti provenienti da tutti i comuni dell’area Bassanese, e il quartiere circostante.

Gratuità, servizio e cura per la nostra città: sono le idee che ci hanno guidato nel concepire il progetto Urban che abbiamo voluto declinare concretamente nel parco urbano realizzato al Centro studi”, spiega l’ideatore di Radici Future, Andrea Visentin. “Volevamo costruire un ponte tra la nostra generazione e i giovanissimi che ogni giorno abitano questi istituti scolastici, consapevoli che un’opera di questo tipo avrebbe anche generato una certa sorpresa. E sull’onda della capacità di sorprendersi, che genera creatività, idee e valore, mi permetto di rivolgere un invito ai nostri concittadini adolescenti: fate vostro questo spazio civico, abbiatene cura e, in questo modo, allenatevi alla gratuità, al servizio alla costruzione di progetti solidi e sostenibili. È lo spirito che ci anima in Radici Future, lo vogliamo condividere e diffondere per far crescere la città che è la nostra casa”.  

“Accorgersi, voler riqualificare e, infine, portare a termine in tempi brevi la realizzazione di un progetto, significa aver riconosciuto il valore dello spazio pubblico vicino ai luoghi della formazione”. Così Lorenzo Abate, architetto e responsabile del progetto “Urban”. “A conclusione del percorso, è stata cambiata la percezione della strada, da spazio di solo passaggio a luogo di aggregazione e porta di accesso alla città degli studenti. Di conseguenza, trasformare e ricostruire gli spazi accanto alle scuole vuol dire mettere al centro della città il futuro, dare un significato materiale alla cittadinanza e riconoscere lo spazio pubblico come luogo educativo”.

"Questo progetto è l'ennesima riprova dell'impatto positivo che il sistema delle imprese hanno sul territorio. Non solo in termini di lavoro e benessere economico; ma anche, da sempre, in maniera particolare in questa provincia, dal punto di vista sociale”, commenta Laura Dalla Vecchia, Presidente di Confindustria Vicenza. “Sono felice poi che l'impegno delle imprese in questo specifico progetto si sia rivolto in primis agli studenti. 

Dall'inizio del mio mandato dico che il territorio deve essere attrattivo, deve essere a misura di Generazione Z, deve essere competitivo non solo da un punto di vista delle opportunità di lavoro e carriera, ma anche e soprattutto di studio, ricerca e qualità della vita. Questo è un nuovo tassello importante che va verso questa direzione. Complimenti a tutti coloro che l'hanno reso possibile".

Elena Pavan, Sindaco di Bassano del Grappa, dichiara: “È importante e significativo che dagli appelli alla sostenibilità si passi alla realizzazione di un progetto che li mette in pratica, tra l’altro in una zona, il centro studi, dove è alta la presenza dei giovani. La riqualificazione di quest’area e la sua trasformazione, grazie al verde e all’arredo urbano, in un luogo dove trascorrere dei momenti all’aria aperta sia piacevole, rientra perfettamente nella visione di questa amministrazione di una nuova lettura urbana. Mi piace pensare che Urban Radici Future sia l’inizio di un progetto destinato a proseguire, con la collaborazione di tutte le realtà che hanno a cuore la qualità della vita dei cittadini e l’ambiente”.

Davide Berton, consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica, afferma: “La Provincia di Vicenza non ha solo aderito al progetto Urban, ma è al lavoro per una riqualificazione verde anche degli altri spazi della cittadella degli studi di Bassano, in continuità con quanto iniziato da Radici Future. Quando si parla di sostenibilità ambientale è doveroso guardare in maniera prioritaria agli spazi destinati ai più giovani e lavorare con loro alla trasformazione, perché in questo modo si offre una lezione ambientale direttamente sul campo, un insegnamento concreto che vale più di tanta teoria. La sostenibilità ambientale è d’altra parte uno dei parametri di cui tengono conto tutti gli interventi che la Provincia di Vicenza sta eseguendo sui propri istituti superiori, in particolare le nuove edificazioni legate ai fondi del Pnrr”.

“Il contributo di Etra a questo progetto non è stato solo economico”, spiega Morena Martini, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Etra Spa. “Abbiamo infatti lavorato al fianco dei progettisti, fornendo spunti e idee, forti delle nostre competenze tecniche ma anche della nostra esperienza nel sensibilizzare le nuove generazioni sui temi dell’economia circolare, del riciclo e della sostenibilità ambientale. Penso ai nostri Progetti Scuola, che coinvolgono migliaia di studenti delle scuole di ogni ordine e grado, ma anche alle iniziative come il Concorso dei quartieri a Bassano che promuove la partecipazione civica in azioni di sostenibilità ambientale, e gli incontri informativi effettuati su tutto il territorio servito da Etra in sinergia con i comuni per promuovere comportamenti responsabili. Convinti che il nostro ambiente sia un bene comune e che per la sua salvaguardia sia richiesto il contributo di tutti”.