La Scuola di Restauro ENGIM, parte della Fondazione Engim Veneto, ente del terzo settore attivo da oltre trent'anni nell'orientamento, formazione e accompagnamento al lavoro di giovani, adulti e imprese, continua a collaborare con la città di Vicenza e le principali realtà del territorio per la formazione di professionisti altamente qualificati e per la conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale locale.
È in questo contesto che si inserisce il progetto di "Esperienza qualificante extracurriculare", finalizzato al monitoraggio e alla manutenzione del patrimonio artistico dell’IPAB, attualmente in comodato d'uso gratuito nella sede di Confindustria Vicenza. Il progetto rappresenta una preziosa opportunità per rafforzare la collaborazione tra la Scuola ENGIM, Confindustria Vicenza e IPAB, formando una vera e propria comunità educante sul territorio vicentino.
L’obiettivo comune è sostenere la formazione di giovani nell’ambito dei beni culturali e favorirne l’inserimento nel mondo del lavoro.
Questa iniziativa, supportata da Confindustria Vicenza e approvata dalla Soprintendenza competente, garantisce qualità e rilevanza degli interventi, mirati non solo alla conservazione ma anche alla valorizzazione del patrimonio artistico locale.
Per il progetto, che prevede attività di tipo extracurriculare, sono state selezionate nove allieve del corso triennale di Tecnico del restauro di beni culturali della Scuola di Restauro ENGIM: Giulia Cafasso, Artemisia Castillo, Ilze Danga, Migle Grigonyte, Sonia Mazzasette, Habtam Nicoletti, Zoe Pinato, Gemma Subioli e Anna Virtucio.
L’obiettivo principale del progetto è offrire alle studentesse l’opportunità di acquisire esperienza pratica e incrementare le loro competenze professionali. Durante il percorso, i vari manufatti mobili sono stati documentati, catalogati e messi in sicurezza, seguendo il progetto autorizzato dalla Soprintendenza. Le allieve, guidate dalla docente restauratrice Alessandra Sella, hanno eseguito operazioni di consolidamento, stuccatura, integrazione delle dorature delle cornici intagliate e pulizia dei dipinti su supporto tessile.
Daniele Valeri, Direttore Generale Confindustria Vicenza: "È un grande piacere festeggiare la conclusione di un progetto così significativo, esempio perfetto di come la collaborazione tra istituzioni possa generare risultati straordinari. Da vent’anni, Confindustria Vicenza ha l'onore di ospitare nelle sue sedi istituzionali una selezione di opere d'arte di proprietà dell'IPAB. Queste opere trovano qui uno spazio di valorizzazione e visibilità, arricchendo le nostre occasioni istituzionali e pubbliche. Ci impegniamo a preservarle con cura e dedizione, consapevoli dell'importanza di promuovere la nostra storia artistica in ogni contesto in cui rappresentiamo la nostra comunità. Vorrei inoltre congratularmi con le giovani tecniche del restauro dei beni culturali per l'eccellente lavoro svolto. Abbiamo avuto il privilegio di assistere al vostro impegno e alla vostra abilità."
Achille Variati, Presidente IPAB: "Mi unisco ai ringraziamenti rivolti alle studentesse per il loro straordinario lavoro. Le opere che erano spesso nascoste in caveau senza visibilità sono ora in ambienti sicuri, con l'intento di restituire loro i colori e la magia dell'arte del passato. Ogni opera ha una storia, e IPAB non può dimenticare il patrimonio artistico ricevuto dai tanti benefattori. Quello di oggi è un giorno felice e, sulla scorta di questa esperienza significativa, mi auguro che alcune delle opere nelle disponibilità di IPAB si possa pensare possano essere esposte, con tutte le accortezze e le assicurazioni del caso, in accordo con la Sovrintendenza, anche agli ospiti della nostra struttura, perché la bellezza dell'arte è un valore essenziale per l'umanità."
P. Antonio Lucente, Presidente Nazionale ENGIM: "È per me un piacere lavorare con le nuove generazioni e vedere le meravigliose realizzazioni frutto del lavoro di tante persone, studentesse e docenti in questo caso. Ringrazio Confindustria Vicenza e IPAB per averci permesso di realizzare qualcosa di essenziale per il nostro Paese: unire diverse realtà per il bene comune. Le aule sono un microcosmo della società, dove le persone, provenienti da contesti diversi, condividono il loro amore per l’arte e la cultura. Siamo autori del bene, e il prendersi cura delle cose fa davvero la differenza nella nostra società."