14/11/2018

Vescovi: Export extra UE negativo per la prima volta dal 2015, la politica "dei tweet" ci danneggia

Il Presidente alla presentazione del progetto da 30 milioni di Zambon: Qui aziende investono e creano valore, Di Maio venga a vedere come si fa politica industriale.

Un investimento importante, ben 30 milioni di euro, per ampliare uno stabilimento sul territorio in modo che sia in grado di “aggredire” il mercato cinese partendo da Vicenza. Questo il progetto che l’industria farmaceutica Zambon ha presentato martedì 13 novembre alla stampa e che porterà, entro il 2021, ad assumere ben 120 lavoratori e a incrementare la produzione di Fluimucil da esportare nel mercato cinese.

Un ampliamento che porta valore e ricchezza nella nostra provincia, tanto è vero che l’azienda fondata dalla famiglia Zambon ha voluto presente alla conferenza stampa anche il rappresentate delle industrie del Vicentino, il Presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi: “Vedere un’azienda come Zambon che crede nel territorio e investe in Italia e nel territorio vicentino è una cosa che ci fa bene e deve essere un esempio per tutti”.

Lo stabilimento produttivo Zambon di Vicenza è un’eccellenza produttiva riconosciuta - ha dichiarato Andrea Paganelli, Global Head of Industrial Business Operation Zambon-. Sfruttando la struttura e le competenze presenti sarà possibile crescere velocemente mantenendo standard altissimi”.

“L’incremento di posti di lavoro a Vicenza – ha aggiunto Simonetta Bocca, Global Head HR, Open Organization e Digital Strategy - sarà notevole: arriveremo nel 2022 a più di 400 persone. Le 120 persone che assumeremo proverranno dalle scuole del territorio da sempre a noi vicine”.

Questo progetto, che ha il dichiarato obiettivo di decuplicare l’attuale produzione di Fluimucil verso la Cina (partiranno da Vicenza sette container al giorno), è particolarmente importante alla luce degli ultimi dati raccolti da Confindustria Vicenza nella sua analisi congiunturale relativa al terzo trimestre 2018 che rileva, per la prima volta in tre anni, proprio alla voce “esportazioni extra UE”, un’inversione di tendenza. L’industria vicentina ha infatti fatto segnare un -0,66% di valore dell’export fuori dall’Europa rispetto allo stesso periodo del 2017, dato che non si vedeva dal quarto trimestre 2015 quando si era ancora in piena crisi.

Un dato negativo che gli Industriali vicentini avevano preconizzato, un rallentamento, figlio anche dei mercati mondiali il cui dinamismo è sempre più tiepido, che sembra non sfiorare gli interessi del Governo impegnato nella manovra di fine anno: “Mi sono stufato della politica dei tweet, Io non li leggo neanche più – ha dichiarato Luciano Vescovi al Giornale di Vicenza –. Se la politica industriale la facciamo in questo modo noi imprenditori non siamo interessati. La politica industriale si fa con gli investimenti e sostenendo la digitalizzazione delle imprese. Invece il Governo penalizza la formazione 4.0 dimostrando di non capire nulla di industria. Le macchine sono governate da persone e le aziende vogliono continuare a formare persone perché sono la loro risorsa primaria: lo dimostra lo stesso investimento che Zambon ha fatto su questo territorio dove ci sono conoscenze e competenze. Zambon è un’azienda-benchmark che ci inorgoglisce e riafferma la capacità di questa provincia e di questa Regione di creare un contesto favorevole alle imprese con ricadute in valore economico e di crescita per tutti: gli occupati e l’intero territorio. Ciò che non è vincente è invece il lavoro per decreto che irrigidisce il mercato del lavoro stesso”.

Vescovi poi, ai microfoni di Tva Vicenza, ha invitato il Vicepremier e Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio a venire a Vicenza a visitare aziende come Zambon che investono in Italia per esportare in tutto il mondo.