31/08/2021

Fiducia degli imprenditori vicentini: sensibile miglioramento nel secondo trimestre

Tutti gli indicatori migliorano e raggiungono - con l'eccezione del "livello occupazionale" - i valori massimi mai registrati da luglio 2015.

Il cosiddetto sentiment delle imprese non è un indice secondario perché è anche sulla base della fiducia sull’andamento dell’economia che imprenditori, investitori e anche i responsabili degli uffici acquisti decidono di comprare nuovi macchinari, potenziare la ricerca e sviluppo, lanciare nuovi prodotti e, di conseguenza, creare valore aggiunto e assumere.


Confindustria Vicenza pubblica trimestralmente il Leading Indicator Vicenza (LIV), un indice che riassume la fiducia degli imprenditori vicentini, elaborato dall'équipe del professore ordinario di strategia aziendale all'Università di Verona Andrea Beretta Zanoni. Si tratta di uno studio particolarmente significativo perché il Vicentino è una provincia super-imprenditorializzata (circa 100 mila partite IVA su una popolazione di 860 mila abitanti) e ha una conformazione del proprio tessuto economico tale da risultare particolarmente ricettiva ai cambiamenti dei trend mondiali.


Il LIV relativo al secondo trimestre 2021, fa segnare un sensibile miglioramento rispetto a quanto osservato in occasione della precedente rilevazione, con riferimento sia al sentiment generale sia al sentiment relativo alle specifiche variabili oggetto di indagine.


L’indicatore dell’attuale stato di salute dell’economia segue a distanza di un solo trimestre la progressione del sentiment a 6 mesi e si attesta in territorio positivo (+6,6%) per la prima volta dopo la rilevazione di luglio 2018. Da rilevare l’aumento più significativo della variabile relativa allo stato di salute dell’economia a sei mesi (+12,4% dell’ultimo dato contro +5,6% della rilevazione di aprile 2021) che testimonia una valutazione positiva per effetto della ripartenza del sistema industriale post COVID-19.
 

Per quanto riguarda il sentiment su specifiche variabili, tutti gli indicatori migliorano in modo significativo e raggiungono - con unica eccezione l’indicatore relativo al livello occupazionale - i valori massimi mai registrati da luglio 2015. Pertanto, è la prima volta da fine 2018 che tutti gli indicatori hanno valori al di sopra del punto di equilibrio e 4 su 6 hanno raggiunto il loro massimo dopo che - poco più di 12 mesi fa - i valori erano ben lontani dal punto di equilibrio (-59,5% il sentiment sullo stato dell’economia ad aprile 2020).
 

La lettura dell’ultima rilevazione LIV – spiega Beretta Zanoni - conferma le tendenze in atto a partire dall’inizio dell’anno, con un’evidente accelerazione del trend migliorativo, alimentato come è ovvio anche dal rimbalzo rispetto ai minimi del 2020.
 

Significativo è l’ingresso in zona positiva di tutti gli indici, cosa che non avveniva dal 2018: ma rilevante è anche e soprattutto il quinto miglioramento consecutivo rilevato dall’indice sulle aspettative a 6 mesi, che conferisce una buona solidità alla fase espansiva e permette di guardare al futuro con un certo ottimismo.
 

L’andamento positivo degli altri lead indicator (Italia e paesi benchmark) conferma la dimensione globale e strutturale dell’espansione, che rimane però purtroppo ancora condizionata dall’andamento incerto della situazione sanitaria”.

 

 

 



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