08/02/2022

Il lavoro in cantiere “cambia pelle” fra nuove tecnologie e innovazione

Riparte il percorso progettato da Niuko in collaborazione con la sezione Costruttori edili e impianti di Confindustria Vicenza.

Dopo la battuta d’arresto dettata dall’emergenza Covid, il settore delle costruzioni sta conoscendo una forte crescita, anche grazie al bonus 110% e alle risorse attese del Next Generation Eu. A livello nazionale, secondo le stime dell’ultima indagine Prometeia, nel triennio 2021-2023 gli investimenti potrebbero aumentare mediamente del 7% nel settore privato e il territorio vicentino non fa eccezione.

Se si rafforzano gli investimenti, cresce anche la complessità con cui fa i conti chi opera in questo settore: le imprese della filiera si trovano ad affrontare oggi molteplici nuove sfide. Da qui la scelta di proporre un percorso dedicato all’applicazione della metodologia lean nei cantieri, promosso da Niuko Innovation & Knowledge in collaborazione con la sezione Costruttori edili e impianti di Confindustria Vicenza e con la scuola Costruzioni Vicenza Andrea Palladio. L’iniziativa è sostenuta da un contributo della Camera di Commercio di Vicenza. Dopo la prima edizione, che si è chiusa con successo, sono al via nuovi percorsi: il secondo corso ha preso il via il 18 gennaio.

"Negli ultimi anni – spiega Luca Martinello, trainer che ha guidato il corso – è cresciuta la complessità dei progetti con edifici e opere tecnologicamente sempre più avanzate che richiedono il contributo e il coordinamento di molteplici figure specialistiche. Di pari passo è aumentata anche la complessità dei processi, con i vincoli legati al rispetto di normative e procedure sempre più estese, complesse e stringenti. Nuove sfide sono legate anche alla digitalizzazione dei processi interni, mentre le imprese fanno i conti con una carenza generalizzata di personale specializzato sul campo".

Il lavoro nei cantieri è insomma oggi molto lontano dal luogo comune legato all’immagine del muratore impiegato solo in mansioni pratiche e manuali.

Di fronte alla sfida della complessità, continua Martinello, «molte aziende della filiera delle costruzioni si stanno interrogando su come riuscire oggi e nei prossimi anni a mantenere alti livelli di qualità e soddisfazione dei clienti preservando il giusto margine d’impresa. In tal senso l’utilizzo del lean management nello sviluppo delle organizzazioni e dei processi sta diventando importante per le costruzioni come lo è stato per il manifatturiero».

Fra le aziende che hanno partecipato alla prima edizione, figura anche la Trevisan Impianti, realtà vicentina che conta una trentina di dipendenti specializzata nella realizzazione di impianti tecnologici termotecnici e meccanici. "Ho aderito al percorso – spiega Massimo Trevisan, amministratore delegato – con l’obiettivo di consolidare il processo di modernizzazione dell’organizzazione interna. Sono convinto che di fronte alle sfide del presente anche nel nostro ambito sia necessario ripensare i modelli e le procedure di lavoro e il percorso proposto andava nella giusta direzione, ci ha fornito strumenti che si stanno rivelando molto utili. L’applicazione al mondo delle costruzioni del modello lean che tanto successo ha avuto nel mondo della produzione industriale, aiuta a ripensare i processi e coinvolgere tutte le figure aziendali andando a ottimizzare il processo più che le singole fasi costituenti il processo stesso".

"Non si tratta – aggiunge Martinello - di portare metodi industriali nei cantieri quanto piuttosto diffondere i principi lean sia internamente a livello organizzativo nelle aziende della filiera sia nei cantieri dove si trovano a interagire. Per rimuovere gli sprechi nelle costruzioni è centrale il miglioramento del coordinamento sul campo e della comunicazione fra le squadre coinvolte nel progetto. Metodologie di programmazione lean come il last planner o collaborative pull planning servono per facilitare la programmazione e il coordinamento tra le squadre portando spesso grandi benefici in termini di efficienza. Tali metodologie permettono inoltre di rendere evidente in modo sistematico i problemi a monte. Le inefficienze nascono ad esempio perché le informazioni si disperdono all’interno degli uffici, i materiali non arrivano in tempo, le attrezzature si rompono a causa di processi di manutenzione errati, il personale non è correttamente formato... Il lean management che promuove l’utilizzo sistematico di tecniche di problem solving supporta da un punto di vista strategico e pratico le organizzazioni nel risolvere i problemi che ostacolano l’esecuzione fluida del lavoro e che pertanto generano sprechi. Metodologie quali le 5S, il TPM, il TWI, il value stream mapping possono aiutare anche le aziende del settore delle costruzioni nel sostenere processi di miglioramento delle performance aziendali".

La prima edizione si è chiusa in dicembre: tutti i partecipanti hanno espresso feedback positivi apprezzando la possibilità di confronto fra imprese e la struttura del corso (che ha proposto molte simulazioni pratiche “sul campo” e sperimentazioni in azienda, facendo leva su metodi innovativi e collaborativi di programmazione del cantiere).

Per maggiori informazioni sulle prossime edizioni del corso: andrea.bigarella@niuko.it



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