02/09/2025

Mercato del lavoro Veneto: saldo positivo a luglio, ma in rallentamento rispetto al 2024

Osservatorio Veneto Lavoro: nei primi sette mesi del 2025 +77.900 posizioni, ma in calo le attivazioni. Vicenza unica provincia con saldo stabile.

L’Osservatorio regionale sul Mercato del Lavoro di Veneto Lavoro ha diffuso i dati relativi a luglio 2025, che confermano un andamento positivo ma meno brillante rispetto all’anno precedente.

Nei primi sette mesi dell’anno il bilancio del lavoro dipendente privato in Veneto registra +77.900 posizioni, un risultato positivo ma inferiore a quello del 2024 (+85.500). Solo nel mese di luglio si osserva un saldo di +3.500 posizioni, ben al di sotto delle +7.700 del luglio 2024, penalizzato dal rallentamento di logistica, servizi turistici e costruzioni. Le assunzioni si fermano a 51.200 (-6%), mentre le cessazioni contrattuali crescono a 47.700 (+2%).

Contratti – Il tempo indeterminato mantiene un saldo positivo (+18.300) ma inferiore al 2024 (+19.200), con calo delle assunzioni (-6%) e trasformazioni/qualificazioni in crescita (+4%). Il tempo determinato mostra un saldo di +57.900, anch’esso ridotto rispetto all’anno precedente (+63.500). L’apprendistato si ferma a +1.700 unità, rispetto alle +2.800 del 2024.

Genere e fasce d’età – La contrazione delle assunzioni riguarda soprattutto le donne (-4%), con cali sia nel full-time (-2%) sia nel part-time (-6%). Per gli uomini la domanda rimane stabile, con un lieve aumento nelle assunzioni a orario parziale (+1%). Sul fronte anagrafico, segnali positivi arrivano da giovani (+1%) e over 55 (+3%), mentre calano le assunzioni per le classi centrali (-5%).

Province – Tutti i territori segnano un rallentamento rispetto al 2024, ad eccezione di Vicenza, dove il saldo si mantiene stabile. Venezia mostra un incremento delle assunzioni (+2%), mentre cali significativi si osservano a Padova, Belluno e Rovigo. A luglio, il bilancio è in contrazione a Verona e negativo a Padova e Treviso.

Settori – I saldi occupazionali restano positivi in agricoltura (+7.300), industria (+10.600) e terziario (+60.000), ma tutti in calo rispetto al 2024. In particolare, l’occhialeria registra un saldo negativo (-340 unità rispetto al +910 del 2024), mentre nel metalmeccanico si osserva una tenuta (+3.100) grazie alla riduzione delle cessazioni. Nel terziario, i servizi turistici crescono di +43.700 posizioni, ma restano al di sotto dei livelli del 2024 (+45.000).

Somministrazione – Nei primi sei mesi del 2025 le missioni attivate sono state 61.900 (-3% sul 2024). Il bilancio resta positivo (+5.000 posizioni), leggermente superiore allo scorso anno (+4.500), con giugno che segna un +1.200, miglior risultato degli ultimi tre anni.

In sintesi, il mercato del lavoro veneto si conferma in crescita, ma con ritmi più contenuti, segnali di fragilità nei settori stagionali e nel made in Italy, e una domanda di lavoro meno dinamica rispetto al 2024.