15/01/2024

Prospettive delle imprese con oltre 50 dipendenti: giudizi in ripresa, ma prevale il pessimismo

L'indagine della Banca d'Italia evidenzia un lieve miglioramento nelle aspettative economiche delle aziende, nonostante un contesto ancora difficile.

"I giudizi delle imprese sulla situazione economica generale e sulle prospettive delle proprie condizioni operative migliorano, ma restano negativi". Questo, in sintesi, quanto emerge dall'Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita del quarto trimestre 2023 della Banca d'Italia, focalizzata sulle aziende italiane con almeno 50 addetti.

Sebbene la percezione generale della situazione economica rimanga sfavorevole, si osserva un miglioramento nelle aspettative future, principalmente grazie alla ripresa della domanda interna e a condizioni di investimento meno negative, specialmente nel settore dei servizi. Un dato rilevante è che nove imprese su dieci hanno dichiarato di possedere condizioni di liquidità almeno sufficienti, un segnale di stabilità nel panorama economico attuale​​.
 

Situazione economica e liquidità:

  • La quota di aziende che percepiscono un peggioramento della situazione economica è scesa al 29% dal 37% della rilevazione precedente.
  • In leggera crescita le percezioni positive, salite dal 4% all'8%.
  • Oltre il 90% delle aziende giudica le proprie condizioni di liquidità almeno sufficienti.



    Occupazione e retribuzioni:

    • Aumento previsto dell'occupazione con un saldo positivo, tra le aziende che prevedono assumere nuovi addetti e coloro che invece intendono ridurre il personale, di 11 punti percentuali (+3%), 
    • Due terzi delle aziende prevedono un aumento delle retribuzioni orarie nei prossimi 12 mesi.
    • Il 36% delle aziende ha già incorporato gli aumenti salariali del 2023 nei propri listini, mentre il 31% ha tenuto conto anche degli incrementi salariali attesi. 


    Inflazione:

    • Le previsioni sull'inflazione hanno mostrato un marcato calo in ogni intervallo temporale, attestandosi leggermente al di sotto del 2,5% a breve termine e poco oltre il 2% sul lungo termine.
       

    "Al lieve recupero dei giudizi hanno contribuito una moderata ripresa della domanda interna e condizioni per investire meno negative soprattutto nei servizi, che si accompagnano alla tenuta della spesa attesa per investimenti", indica la nota di Palazzo Koch. "Sebbene il saldo rimanga negativo in tutte le macroaree del Paese - continua -, le prospettive delle aziende del Nord-Ovest, Sud e Isole migliorano; restano particolarmente sfavorevoli nel Nord-Est. L’incertezza economica e politica e l’andamento dei prezzi delle materie prime energetiche continuano a incidere negativamente sull’attività".  



    Photo by Simon Kadula on