Dalla più recente indagine condotta dalla Camera di Commercio di Vicenza sulle principali professionalità richieste nella provincia berica, emerge dai numeri quello che dal mondo imprenditoriale viene indicato come un’emergenza: la mancanza di un numero sufficiente di profili tecnici da impiegare nel tessuto manifatturiero del territorio.
Infatti, l’indagine sottolinea come siano difficili da trovare il 63% degli ingegneri e il 59,4% degli specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche e fisiche. Allo stesso modo, più di un operaio specializzato su due (il 54,2%) è davvero difficile da trovare sul mercato del lavoro.
“Siamo felici di sentire il Presidente Draghi e il Ministro Franco annunciare che, quest’anno si prevede un PIL in crescita di oltre il 6% - afferma Laura Dalla Vecchia, Presidente di Confindustria Vicenza -; però, al netto dei distinguo che si debbono fare tra settori che crescono anche a doppia cifra e altri invece che stanno vivendo un periodo davvero di forte difficoltà; ci sono due grandi pericoli che rischiano di rendere questa crescita episodica e non strutturale. Quello del costo e della scarsità di materie prime, che sta mettendo in difficoltà settori importanti come l’automotive ma non solo; e quello delle competenze che mancano. Mancano i tecnici, mancano ingegneri e mancano i giovani. Quest’ultimo è un deficit italiano che ha un’origine lontana e per colmarlo serviranno sicuramente tempo e impegno; ma per iniziare ad invertire rotta si può partire da subito e si deve partire sicuramente dai più giovani che hanno l’opportunità di conoscere e poter valutare un percorso di formazione negli ambiti tecnologici verso cui il mondo del lavoro si sta spostando sempre di più. Ma già oggi, chi ha sviluppato competenze in questi settori, un lavoro soddisfacente e sicuro lo riesce a trovare senza particolari difficoltà”.
Ciò che accomuna questi profili che non si trovano, infatti, sono le competenze che, in gran parte, si riconoscono nell’acronimo STEM (dall'inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics); tematiche su cui si è progettata la due giorni denominata Vicenza Making Future che il 6 e 7 novembre, in Piazza dei Signori ha proposto una serie di laboratori dedicati a bambini e ragazzi dagli 8 ai 12 anni per stimolare l’interesse verso la tecnologia, la chimica, l’elettronica, la programmazione e la scienza, materie al centro dei 'mestieri' di oggi e del futuro.
“Per troppo tempo, conditi da troppi pregiudizi, le materie STEM sono state presentate e viste come qualcosa di particolarmente arduo o, peggio ancora, non adatto a bambine e ragazze, perpetuando uno stereotipo negativo che ovviamente non ha alcuna ragion d’essere – spiega Lara Bisin, Vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega al Capitale Umano -. Facendo partire questo tour nazionale del Making Future proprio da Vicenza, dimostreremo il contrario. Ci saranno molti laboratori belli, divertenti, dedicati ai giovanissimi che potranno toccare con mano cosa vuol dire lavorare con la tecnologia e a cui potranno assistere anche le famiglie. Sono certa che molti avranno il piacere di ricredersi e scoprire qualcosa di nuovo. E questo rappresenterebbe un grande valore sia per i singoli, che per la comunità e, ovviamente, per il nostro tessuto produttivo”.
L’evento vicentino organizzato da Confindustria Vicenza in collaborazione con Pleiadi, con il contributo della Camera di Commercio di Vicenza e il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Vicenza e del Comune di Vicenza; ha significato anche il debutto della Guida Galattica alle STEM, una pubblicazione firmata da Federmeccanica e Gruppo Pleiadi, completamente gratuita, rivolta sia agli studenti che a tutta la comunità educante: genitori, docenti, musei, psicologi che si occupano di orientamento.
“Questa Guida, che sta già riscontrando molto interesse – precisa Federico Visentin, Presidente di Federmeccanica - , offre un messaggio chiaro e forte: ‘Se capisco, posso fare, posso essere, posso scegliere’. In Federmeccanica crediamo che avvicinare ragazze e ragazzi alle discipline tecnico-scientifiche, stimolandone curiosità e ingegno, significhi offrire loro una grande opportunità, quella di avere le maggiori chance di realizzare i propri sogni, in un paese, l’Italia, che in questi ambiti ha davvero tanto da offrire. Non a caso siamo il secondo paese manifatturiero d’Europa, dietro solo alla Germania. L’automazione, la ricerca, l’industria 4.0, i big data: sono tutti ambiti in cui le nuove generazioni potranno esprimere tutto il proprio potenziale; ma è importante che fin da subito, studenti e famiglie, imparino a conoscere tutti i percorsi a cui possono portare le competenze tecnologiche. La Guida, in questo senso, rappresenta una sorta di mappa, comprensibile da tutti e a tutte le età”.