27/06/2018

Considi: nel 2017 fatturato in aumento del 25% e partnership con Intesa Sanpaolo su Industry 4.0

Il 2017 si chiude con un aumento del giro d’affari e il consolidamento a livello nazionale sui temi dello smart manufacturing.

Considi, società vicentina di consulenza nel settore dell’Operation & Innovation Management, tra i migliori esempi italiani nel Toyota Production System, aumenta la sua presenza in Nord Italia con l’apertura di due nuove sedi, a Brescia e Milano che si aggiungono allo storico presidio in provincia di Vicenza, rafforzando così la sua posizione di interlocutore per le aziende manifatturiere sui temi legati allo Smart Manufacturing e industry 4.0. Recentemente Considi ha firmato una partnership con Intesa Sanpaolo con al centro proprio lo sviluppo della trasformazione digitale nell’industria manifatturiera in Italia.



La scelta di sviluppare tecnologie e metodi innovativi nell’ambito dell’organizzazione aziendale e delle operation hanno già dato i primi importanti risultati, tanto che Considi ha chiuso il 2017 in progresso del 25% con fatturato vicino ai 5 milioni di euro. La società di consulenza è stata tra le prime in Italia a comprendere l’importanza del pensiero organizzativo ‘snello’ e la cosiddetta filosofia Lean. Negli anni ha sviluppato un approccio originale che unisce ai concetti del Lean Manufacturing quelli della smart industry. Considi è TPS Preferred Partner di Toyota Academy e Partner esclusivo per l’Europa di Toyota Engineering Corporation già dal 2015. Di recente è entrata nel network dei Partner Equity Markets di Borsa Italiana e in Unismart Padova Enterprise dell’Università di Padova. Inoltre da quest’anno, come detto, Considi è anche partner di ISP Forvalue del Gruppo Intesa San Paolo, per il quale ha partecipato ad un tour in Italia incontrando oltre 400 imprenditori clienti per approfondire le tematiche legate all’innovazione dei processi aziendali, con un focus particolare sul tema dell’industry 4.0.

Ci troviamo di fronte ad un processo di democratizzazione delle tecnologie che era impensabile fino a qualche decennio fa - spiega il presidente di Considi Fabio Cappellozza (a sinistra nella foto) - le aziende hanno davanti enormi opportunità, ma devono alzare l’asticella del coraggio. Sono necessari processi di alfabetizzazione, si deve lavorare ad una sorta di contagio positivo dove l’uomo vale più del tool tecnologico, perché lo governa. È necessario costruire una visione, una roadmap dello sviluppo per rendere semplici, stabili e robusti i processi che portano ai nuovi processi intelligenti. Smart strategy, smart product e smart process: lungo queste tre direttrici va costruito il paradigma produttivo sostenuto dall’aumento delle competenze a tutti i livelli organizzativi”.

Serve un modello costruito step by step, con obiettivi raggiungibili e misurabili, di miglioramento continuo - aggiunge Gianni Dal Pozzo Ad di Considi (a destra nella foto) -. Nella ricerca che abbiamo fatto in collaborazione con l’Università di Padova sono emersi diversi spunti che ci permettono di comprendere per esempio quali siano le esigenze piú sentite dalle imprese, tra queste il gap di competenze per affrontare la trasformazione 4.0 è uno degli elementi cardine. Come pure ci siamo accorti che i cosiddetti adopters, cioè coloro che hanno già affrontato la trasformazione digitale, sono anche i più recettivi per proseguire sulla via dell’innovazione di processo e di prodotto. È necessario che queste aziende sappiamo fare da traino alle altre e il nostro ruolo deve essere quello di spingere gli imprenditori verso questa trasformazione virtuosa, che può cambiare sensibilmente l’andamento e il posizionamento di mercato delle imprese”.

Considi ha studiato e sperimentato in collaborazione con alcuni partner tecnologici l’applicazione delle tecnologie 4.0 nei principali settori guida del manifatturiero del territorio. Nell’Academy della sede della società a Grisignano di Zocco è allestita infatti una vera linea di assemblaggio dove i partecipanti possono apprendere assieme a concetti dell’ergonomia, del bilanciamento delle fasi, della rimozione delle attività a non valore aggiunto e più in generale i principi dell’organizzazione snella un vero e proprio percorso di digitalizzazione del processo produttivo. Un laboratorio permanente di innovazioni e tecnologie orientate all’Industria 4.0 che mette di fronte a cosa, uomo e macchina, possono fare insieme.