La valdagnese Cromaplast e la capogruppo Iamet (con stabilimenti in Veneto e Lombardia), che insieme contano quasi 500 dipendenti e 100 milioni di euro di fatturato, hanno ottenuto la certificazione per la parità di genere secondo le linee guida dall’UNI/PdR 125:2022, realizzando un percorso di crescita che si riflette su tutta l’organizzazione.
“La doppia certificazione per IAMET e Cromaplast è stata una bella sfida, perché di fatto siamo due aziende che lavorano per i settori automotive e della moda - spiega Raffaella Culpo, Amministratrice Delegata di Cromaplast -. Però ce l’abbiamo fatta! Raggiungere questo traguardo, grazie anche alla collaborazione di Confindustria Vicenza, la società di consulenza Aequilibria e di Bureau Veritas come ente certificativo, ha rappresentato un importante obiettivo, rafforzando la coesione tra le persone del gruppo. Abbiamo infatti condiviso un messaggio chiaro e coerente: non esistono ‘ruoli’ per donne o uomini, ma solo mansioni lavorative e opportunità di carriera aperte a tutti”.
E i numeri, in Cromaplast, mostrano una quasi perfetta parità di genere, con il 52% di personale femminile e livelli apicali le donne sono fortemente rappresentate: “Ad esempio, abbiamo in ugual misura capi turno donne che uomini – afferma Culpo -. Non è un caso, quindi che nell’ultimo anno e mezzo abbiamo avviato una mappatura delle competenze storiche in un'ottica di successione aziendale, affiancando a ogni figura esperta un ragazzo e una ragazza per il passaggio generazionale. Questo approccio, che valorizza due skill diverse nell’apprendere il know-how aziendale, sta dando ottimi risultati. Lavorare in squadre eterogenee per età e genere non solo funziona, ma porta un valore aggiunto concreto. Questo approccio significa infatti ridisegnare i processi decisionali, valorizzare i talenti e investire in percorsi di crescita professionale che non lascino indietro nessuno. La certificazione ci ha offerto una base solida per agire in questa direzione in modo sistematico e trasparente”.
Anche lavorando profondamento sulla definizione di una nuova comunicazione interna e linguaggio aziendale: “L’azienda manifatturiera non è più quella stereotipata di un tempo, è un ambiente di interazione, dove nascono legami e si costruiscono percorsi di crescita. Con il senso di comunità, in azienda, migliora il benessere ed aumenta la produttività. Per noi è stato inoltre un momento importante di consapevolezza e di formazione sul linguaggio anche per avvicinarsi alle esigenze delle nuove generazioni, riconoscendo che il modo di comunicare deve evolversi continuamente per restare inclusivo e al passo con i cambiamenti della società”.
Misure importanti, poi, sono quelle riguardanti in tema critico per la contemporaneità, ovvero la genitorialità: “Già dal 2017, abbiamo introdotto in Cromaplast il Bonus Bebè (1.000€), e da quest’anno esteso anche alla capogruppo, confermando il nostro impegno concreto. Essendoci molte persone giovani in azienda, poi, il tema della maternità è fortunatamente ricorrente. Per questo, abbiamo adottato da tempo politiche che favoriscono un rientro soft post-partum e orari più flessibili nei primi tre anni di vita del bambino. Ora stiamo implementando nuove misure anche per i papà, perché la genitorialità è un valore da supportare a 360°. E, ovviamente, le stesse tutele valgono anche per le adozioni".