20/11/2019

Fiam: dal 1949, una corsa che arriva al primato europeo di settore

70 anni fa Bruno Bacchetta e Antonio Casolo fondavano l'azienda di utensili pneumatici di Vicenza.

Era il 1949, solo un anno dopo l’entrata in vigore della Costituzione repubblicana, quando Bruno Bacchetta e Antonio Casolo fondarono FIAM, l’azienda che oggi, anno del 70° anniversario, rappresenta un punto di riferimento continentale per i sistemi per l’assemblaggio e gli utensili pneumatici industriali.

Allora, infatti, oltre agli ingranaggi di precisione si producevano infatti manometri per aria compressa. Poi, grazie ad una felice intuizione imprenditoriale, si passò alla progettazione e costruzione di utensili pneumatici: avvitatori, trapani, maschiatrici, smerigliatrici e motori; destinati a diventare la specializzazione di Fiam.

Una mission guidata fin dall’inizio da cinque principi i quali, con il passare dei decenni e delle generazioni, sono stati coltivati e tramandati. E sono: onestà, tenacia, affidabilità, professionalità, flessibilità.

Valori che hanno permesso a FIAM di guadagnare fin da subito la fiducia di clienti di prestigio tanto è vero che già negli anni Sessanta erano già una cinquantina i dipendenti dell’azienda vicentina, ormai pronta ad entrare nei mercati esteri. I primi traguardi vennero, infatti, tagliati in Germania e Francia.

L’espansione internazionale fu tra i principali fattori che permise a FIAM di coltivare la propria innovazione. Negli anni Settanta iniziò un’importante trasformazione nella direzione dell’automazione dei processi produttivi, con l’inserimento di attrezzature e macchine utensili di avanguardia che, già a quel tempo, facevano parlare dell’elevata qualità dei prodotti marchiati FIAM.

Negli anni Ottanta, poi, fu sotto la guida dei figli dei fondatori, ovvero Luigi Bacchetta e Lorenzo Casolo, che venne superata la soglia dei 100 dipendenti.

Il forte sviluppo che caratterizzò quegli anni fu sorprendente: i considerevoli investimenti in moderni macchinari in grado di produrre con maggiore precisione e flessibilità, in nuovi sistemi computerizzati di progettazione, in sofisticate apparecchiature di verifica della qualità e affidabilità dei prodotti, si unirono a evolute metodologie organizzative, di marketing e di controllo di gestione, con il supporto di aggiornati strumenti informatici.

Il percorso di Fiam si arricchì così di nuovi prodotti competitivi nelle prestazioni e nel prezzo, nonché di una gamma di servizi efficaci per i clienti, che portarono ad una costante espansione nel mercato italiano e soprattutto all’estero, con il supporto della certificazione qualità ISO 9001.

A partire dagli anni Novanta ha intrapreso lo sviluppo di soluzioni per l’automazione del processo di avvitatura industriale, che hanno trovato considerevole successo per i significativi incrementi di produttività che permettono.

Non a caso, seppur presente da decenni con i propri distributori, FIAM ha aperto nell’ultimo decennio ben due filiali estere. La prima è stata Fiam France, seguita poi da Fiam España, investimenti che fanno parte di un piano di sviluppo commerciale che punta a ottenere una presenza diretta nei mercati esteri strategici dove l’azienda di Vicenza colloca oltre il 50% della produzione.

Nel 2018, infine, con il lancio di una nuova gamma di avvitatori elettrici a controllo elettronico denominata eTensil, realizzata in risposta ad un mercato sempre più interessato e orientato verso prodotti efficienti ma green, affronta una scelta storica. Infatti, a fronte di una riconosciuta specializzazione per gli avvitatori pneumatici, FIAM si aggiudica il primato di unico produttore europeo in grado di offrire contemporaneamente sia soluzioni pneumatiche sia elettriche/elettroniche sia di automazione nel campo dell’avvitatura completamente “Made in Italy”.

“Con quest’operazione – ha spiegato l’Amministratore Delegato Luigi BacchettaFIAM conferma un approccio progettuale da sempre molto attento all’impatto ambientale che ogni prodotto genera lungo tutto il suo ciclo di vita. La scelta, poi, di mantenere la sua attività nello storico stabilimento vicentino è indice di quanto FIAM sia una realtà legata alla città, tanto che, fuori dalla zona industriale, è forse l’unica fabbrica rimasta alle porte del centro di Vicenza. Una responsabilità a livello sociale perché crea lavoro nel territorio e lo fa nel pieno rispetto dell’ambiente, tanto che il nostro sistema di sostenibilità ambientale è certificato ISO 14001 da ben 20 anni”.



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