La contaminazione tra produzione industriale e design non è mai stata così decisiva come negli ultimi anni. Il valore aggiunto che il design italiano porta a livello di sviluppo del prodotto e di attrattività a livello internazionale è un plus da cui le imprese, soprattutto quelle che lavorano con l’estero, difficilmente possono prescindere.
L’AZIENDA - Lo è ancora di più nel settore dell’arredo in cui l’appeal estetico e quello funzionale possono fare la fortuna di un prodotto o addirittura di tutta una linea.
Lo sanno bene in Lineabeta, azienda di Gambellara fondata nel 1980 dalla famiglia Capitanio, specializzata nella produzione di accessori e complementi per l’arredamento del bagno. L’azienda, guidata dai fratelli Carlo, fondatore e responsabile della parte creativa e di strategia aziendale, Renato che si occupa della parte produttiva, Luisa, responsabile commerciale, Monica che si occupa del sistema di qualità e dell’organizzazione aziendale ed Enrico, responsabile marketing, ha esplorato in maniera innovativa le potenzialità offerte dai professionisti del design di oggi e di domani.
“La nostra è un’azienda con una certa tradizione perché siamo sul mercato da 30 anni – racconta Enrico Capitanio -. Ciò che ci distingue è lo sforzo costante di produrre complementi belli e durevoli al giusto prezzo di mercato e con questa politica siamo riusciti a conquistare mercati sempre nuovi, fino alla recente inaugurazione della filiale Lineabeta in Cina. Ma negli ultimi tre anni abbiamo voluto cercare nuove direzioni verso cui muoverci”.
LA SINERGIA CON IL DESIGN - La svolta in questo senso è stata determinata dalla scelta di iniziare una stretta collaborazione con lo studio di design JoeVelluto: “Prima eravamo ben conosciuti come azienda per l’arredobagno – continua Capitanio -, ma mancava una riconoscibilità dal punto di vista del design. Con il contributo di Andrea Maragno e Sonia Tasca dello studio JoeVelluto abbiamo riscoperto questo aspetto”.
La collaborazione tra l’azienda e lo studio ha portato ad un cambio di logo e di immagine, rinnovando il visual in tutta la comunicazione a partire dal payoff ‘Everyday design’. “Come direzione artistica abbiamo sviluppato un approccio nuovo da un punto di vista comunicativo, ma anche e soprattutto per quanto riguarda la ricerca sul prodotto – spiega Andrea Maragno -. Abbiamo puntato su un design fatto di quotidianità, sviluppando un prodotto leggero, accessibile e democratico. Questo è il valore aggiunto che si voleva dare a Lineabeta”.
I PRODOTTI - Da un progetto JoeVelluto, ad esempio, è nata Istà, una doccia da esterni che sarà presente allo stand Lineabeta dell’imminente Salone del Mobile di Milano. Prodotto che ha la particolarità di essere “mobile”, la doccia può infatti essere letteralmente spostata da una persona sola, per essere riposta durante l’inverno e ritirata fuori d’estate. C’è un poi attacco rapito che permette di collegare la doccia anche al tubo da irrigazione.
IL LAB - Lineabeta non si è però limitata a ridefinire la propria concezione di prodotto, ha deciso anche di investire e scommettere sull’innovazione dando vita ad un workshop annuale destinato a giovani neodiplomati che vogliono intraprendere la strada del design: il LAB - Lineabeta Creative Experience.
“Durante il workshop – racconta Maragno che si occupa di coordinare il progetto – i ragazzi partono da un brief che spiega la filosofia e il know-how dell’azienda affinché possano capire cosa si può fare e soprattutto qual è lo spirito di Lineabeta. Quindi vengono pensati e progettati degli oggetti che poi vengono posti all’attenzione di Lineabeta per valutarne la validità e la fattibilità in termini produttivi, economici e d’immagine”.
IL FRUTTO DELL’INNOVAZIONE - I due LAB svoltisi nel 2012 e 2013 hanno prodotto una decina tra oggetti veri e propri e concept che poi sono diventati spunto per la fase di ricerca e sviluppo e produzione di Lineabeta. I prodotti realizzati porteranno poi il nome dei ragazzi che in questo modo hanno la possibilità di firmare un oggetto e di confrontarsi con le dinamiche aziendali.
Uno dei progetti andati sul mercato è stato Luni che, come Istà e tutti gli altri prodotti Lineabeta, è etichettato con un termine in dialetto veneto. Si tratta un mobile in bambù con superficie in lavagna magnetica completo di mensola e specchi progettato da Alberto Demel.
LA STRADA GIUSTA - A maggio, dopo Salone del Mobile, partirà la terza edizione del LAB a riprova di quanto Lineabeta punti su questo approccio innovativo: “Siamo convinti che questa sia la strada giusta – conclude Capitanio -. Per Lineabeta infatti non c’è solo un ritorno positivo d’immagine, ma anche un apprezzamento del mercato nei confronti dei prodotti sviluppati a partire dal LAB. Senza contare che la collaborazione tra i nostri professionisti e i ragazzi del LAB ha portato a nuove contaminazioni e allo sviluppo di soluzioni inconsuete, un processo di cui hanno giovato sia i giovani designer che l'azienda".
L’AZIENDA - Lo è ancora di più nel settore dell’arredo in cui l’appeal estetico e quello funzionale possono fare la fortuna di un prodotto o addirittura di tutta una linea.
Lo sanno bene in Lineabeta, azienda di Gambellara fondata nel 1980 dalla famiglia Capitanio, specializzata nella produzione di accessori e complementi per l’arredamento del bagno. L’azienda, guidata dai fratelli Carlo, fondatore e responsabile della parte creativa e di strategia aziendale, Renato che si occupa della parte produttiva, Luisa, responsabile commerciale, Monica che si occupa del sistema di qualità e dell’organizzazione aziendale ed Enrico, responsabile marketing, ha esplorato in maniera innovativa le potenzialità offerte dai professionisti del design di oggi e di domani.
“La nostra è un’azienda con una certa tradizione perché siamo sul mercato da 30 anni – racconta Enrico Capitanio -. Ciò che ci distingue è lo sforzo costante di produrre complementi belli e durevoli al giusto prezzo di mercato e con questa politica siamo riusciti a conquistare mercati sempre nuovi, fino alla recente inaugurazione della filiale Lineabeta in Cina. Ma negli ultimi tre anni abbiamo voluto cercare nuove direzioni verso cui muoverci”.
LA SINERGIA CON IL DESIGN - La svolta in questo senso è stata determinata dalla scelta di iniziare una stretta collaborazione con lo studio di design JoeVelluto: “Prima eravamo ben conosciuti come azienda per l’arredobagno – continua Capitanio -, ma mancava una riconoscibilità dal punto di vista del design. Con il contributo di Andrea Maragno e Sonia Tasca dello studio JoeVelluto abbiamo riscoperto questo aspetto”.
La collaborazione tra l’azienda e lo studio ha portato ad un cambio di logo e di immagine, rinnovando il visual in tutta la comunicazione a partire dal payoff ‘Everyday design’. “Come direzione artistica abbiamo sviluppato un approccio nuovo da un punto di vista comunicativo, ma anche e soprattutto per quanto riguarda la ricerca sul prodotto – spiega Andrea Maragno -. Abbiamo puntato su un design fatto di quotidianità, sviluppando un prodotto leggero, accessibile e democratico. Questo è il valore aggiunto che si voleva dare a Lineabeta”.
I PRODOTTI - Da un progetto JoeVelluto, ad esempio, è nata Istà, una doccia da esterni che sarà presente allo stand Lineabeta dell’imminente Salone del Mobile di Milano. Prodotto che ha la particolarità di essere “mobile”, la doccia può infatti essere letteralmente spostata da una persona sola, per essere riposta durante l’inverno e ritirata fuori d’estate. C’è un poi attacco rapito che permette di collegare la doccia anche al tubo da irrigazione.
IL LAB - Lineabeta non si è però limitata a ridefinire la propria concezione di prodotto, ha deciso anche di investire e scommettere sull’innovazione dando vita ad un workshop annuale destinato a giovani neodiplomati che vogliono intraprendere la strada del design: il LAB - Lineabeta Creative Experience.
“Durante il workshop – racconta Maragno che si occupa di coordinare il progetto – i ragazzi partono da un brief che spiega la filosofia e il know-how dell’azienda affinché possano capire cosa si può fare e soprattutto qual è lo spirito di Lineabeta. Quindi vengono pensati e progettati degli oggetti che poi vengono posti all’attenzione di Lineabeta per valutarne la validità e la fattibilità in termini produttivi, economici e d’immagine”.
IL FRUTTO DELL’INNOVAZIONE - I due LAB svoltisi nel 2012 e 2013 hanno prodotto una decina tra oggetti veri e propri e concept che poi sono diventati spunto per la fase di ricerca e sviluppo e produzione di Lineabeta. I prodotti realizzati porteranno poi il nome dei ragazzi che in questo modo hanno la possibilità di firmare un oggetto e di confrontarsi con le dinamiche aziendali.
Uno dei progetti andati sul mercato è stato Luni che, come Istà e tutti gli altri prodotti Lineabeta, è etichettato con un termine in dialetto veneto. Si tratta un mobile in bambù con superficie in lavagna magnetica completo di mensola e specchi progettato da Alberto Demel.
LA STRADA GIUSTA - A maggio, dopo Salone del Mobile, partirà la terza edizione del LAB a riprova di quanto Lineabeta punti su questo approccio innovativo: “Siamo convinti che questa sia la strada giusta – conclude Capitanio -. Per Lineabeta infatti non c’è solo un ritorno positivo d’immagine, ma anche un apprezzamento del mercato nei confronti dei prodotti sviluppati a partire dal LAB. Senza contare che la collaborazione tra i nostri professionisti e i ragazzi del LAB ha portato a nuove contaminazioni e allo sviluppo di soluzioni inconsuete, un processo di cui hanno giovato sia i giovani designer che l'azienda".