31/03/2017

Pedon: nel 2016 il fatturato segna il +16%

Si conferma un fattore di successo il modello di business “dal seme allo scaffale”. Grande impegno anche in ambito etico e sociale.

L'anno appena concluso conferma il trend positivo per Pedon Spa, divisione retail dell’omonimo gruppo dell’agroalimentare. Rispetto al 2015 il fatturato sale di 16 punti percentuali arrivando a quota 74 milioni di euro. Come si legge nella nota diffusa dall'azienda, il risultato è frutto di un catalogo composto da circa 3.000 referenze, di cui un 70% del volume d’affari a marca privata, il 25% di quota export e il 15% di vendite registrate nel segmento bio, con un ebitda di 10 milioni di Euro.



Il gruppo Pedon conta oggi circa 600 dipendenti, di cui 200 impiegati nello stabilimento di Molvena, e un fatturato consolidato che supera i 100 milioni di euro, che conferma la solidità e dello straordinario percorso di crescita di uno dei big player mondiali nel mercato di cereali, legumi e semi.

Core business dell’azienda sono proprio i cereali, i legumi e i semi che hanno raggiunto un volume di vendite di 61 milioni di euro, per un totale di 83 milioni di unità confezionate e 28 milioni di Kg complessivi lavorati. In un settore statico e tradizionale, Pedon è riuscito a differenziarsi sul mercato grazie alla continua ricerca e innovazione di prodotto, realizzando referenze a rapida cottura che rappresentano oggi ben un terzo del fatturato annuo.

Non sono mancati poi gli investimenti con un piano da 40 milioni di euro che nei prossimi cinque anni andranno ad incrementare la crescita di Pedon finanziando nuovi impianti, tecnologie e capannoni. Come il nuovissimo magazzino totalmente automatizzato, installato di recente nella sede di Molvena (VI) per la gestione degli imballi in ottica Lean Production: 2 milioni di Euro investiti, 7.500 metri cubi, 3.300 posti pallet e 7 piani di scaffalature per gestire le migliaia di varianti di packaging primario e secondario delle linee di produzione.

Fattore di successo è senza dubbio il modello di business vincente “dal seme allo scaffale”, cioè l’integrazione verticale di una rete globale di approvvigionamento, presente in 15 Paesi nei 5 continenti, che tramite Acos, la divisione del gruppo che si occupa di sviluppare le filiere di coltivazione in Italia e all’estero, riesce a garantire nel tempo elevati livelli qualitativi ed il controllo totale dell’intero ciclo produttivo.

Nota di merito anche per il grande impegno etico e sociale di Pedon, con il progetto Save The Waste, nato dall’idea di recuperare e riutilizzare in un ciclo economico virtuoso gli scarti di lavorazione delle materie prime, coinvolgendo e sostenendo le comunità agricole e producendo nel rispetto dell’ambiente. Un’iniziativa che ha dato vita a packaging innovativi come quelli realizzati in partnership con Favini e Lucaprint con la Carta CRUSH Fagiolo, il primo imballo nato da scarti non commestibili, 100% riciclabile e certificato per il contatto diretto con gli alimenti, premiato nel corso dell’anno con diversi riconoscimenti, tra cui l’Oscar dell’Imballaggio 2016, il Good Energy Award di Bernoni Grant Thornton e l’ADI Packaging Design Award dell’Osservatorio permanente del Design ADI.