CONOSCENZA COME CAPITALE - Quando Fabio Azzolin parla dei polimeri gli s’illumina lo sguardo: è la luce di chi ha intuito le enormi potenzialità della sua materia e muore dalla voglia di esplorarle. Nel 1995, a 29 anni, ha fondato la TPA di Mussolente. In Italia esistevano grandi centri di produzione delle materie plastiche ma nessuno aveva approfondito l’ingegneria del prodotto come lui voleva fare. Ha girato il mondo, è saltato su ogni aereo diretto a fiere, workshop, convegni, dimostrazioni nei cinque continenti, spinto da quell’entusiasmo e quel pizzico di incoscienza di chi ha fame di imparare. E ha imparato molto. Partito con un diploma di perito in tasca, si è trovato con una miniera di conoscenze e soprattutto di stimoli, il suo vero capitale quando è stato il momento di mettere in piedi la sua azienda, quella che nel tempo sarebbe diventata la boutique del polimero, il laboratorio dove si confezionano con cura sartoriale nuovi materiali plastici per usi specializzati. Con un obiettivo di fondo: dimostrare che con i polimeri si possono creare componenti più leggeri, performanti e anche economici di quelli fatti da sempre con metalli e leghe, che si tratti di parti meccaniche di elicotteri, protezioni per sciatori, supporti per selle da bici o montature di occhiali.
XENIA E ALENIA - Nel 2009 Azzolin ha fondato la nuova divisione Xenia Materials. Xenia si occupa di studiare e sviluppare nuovi compound polimerici per incontrare la crescente richiesta di materiali innovativi dalle caratteristiche tecnologicamente più avanzate. Nel suo laboratorio si effettuano analisi termiche, infrarosse, termochimiche, meccaniche, reologiche e quant’altro serva a definire il dna chimico-fisico di compound creati. A Brindisi si trova il centro in cui viene svolta la caratterizzazione del prodotto, dettagliatamente riportata in una scheda tecnica.
Il punto di partenza è la scelta delle materie prime. Sono selezionatissime: per realizzare plastiche in grado di vincere il confronto con le leghe metalliche gli ingredienti devono essere il non plus ultra. Un chilogrammo di materiale marchiato Xenia può arrivare a costare 50 euro.
Un forte impulso alla nascita di Xenia è arrivato dalla collaborazione di TPA con la società aeronautica Alenia. L'azienda di Mussolente ha ricevuto l’incarico di ricercare nuovi componenti per ridurre il peso degli aerei, naturalmente con la massima garanzia di efficacia.
La parola che Azzolin pronuncia più spesso è “ingegnerizzare”. Il cliente non si limita a commissionare un ordine, deve necessariamente entrare in stretta collaborazione con i tecnici di Xenia per fornire tutte quelle informazioni che serviranno a inventare la formulazione più confacente alle sue necessità.
RICERCA E SVILUPPO - Molta parte del lavoro di ricerca e sviluppo che si svolge a Mussolente confluisce nel mondo dello sport, con una moltitudine di applicazioni che vanno dai motori alle discipline di neve, di terra, di acqua e di aria. Insomma, nulla pare impossibile per gli alchimisti della plastica, costantemente al lavoro per realizzare composti di polimeri e altre sostanze che soddisfino in modo le necessità del cliente.
Un materiale ampiamente utilizzato nelle varie combinazioni è il carbonio. Il suo impiego rinforza i polimeri, che a loro volta correggono i suoi difetti, in primis la fragilità. Ma è solo una delle possibili combinazioni. Molti supermateriali aspettano solo di essere scoperti per dischiudere un ventaglio inesauribile di utilizzi e di prodotti.
In TPA-Xenia lavorano circa 25 persone, quasi tutti ingegneri e chimici. Le nuove competenze di cui l’azienda dispone sono anche il frutto dell’intensa attività collaborazione avviata con università e centri di ricerca italiani. Primi fra tutti il CNR e l’Università di Napoli Federico II.
Il più alto riconoscimento allo status di Xenia è arrivato l’8 maggio scorso con la firma di un protocollo di collaborazione e fornitura assieme a Polyone Corporation, leader mondiale nella fornitura di polimeri specializzati. Con questa partnership l’azienda di Mussolente può farsi conoscere nel mondo intero e proporre le proprie specialties a nuovi segmenti di mercato.
“I nostri materiali rinforzati sono già stati scelti per applicazioni altamente evolute, come ad esempio i componenti di macchine da corsa – afferma Fabio Azzolin -. Attraverso la collaborazione con Polyone vogliamo diventare il primo fornitore europeo di questo tipo di materiali per uno spettro di applicazioni ancora più ampio di quello attuale”.
XENIA E ALENIA - Nel 2009 Azzolin ha fondato la nuova divisione Xenia Materials. Xenia si occupa di studiare e sviluppare nuovi compound polimerici per incontrare la crescente richiesta di materiali innovativi dalle caratteristiche tecnologicamente più avanzate. Nel suo laboratorio si effettuano analisi termiche, infrarosse, termochimiche, meccaniche, reologiche e quant’altro serva a definire il dna chimico-fisico di compound creati. A Brindisi si trova il centro in cui viene svolta la caratterizzazione del prodotto, dettagliatamente riportata in una scheda tecnica.
Il punto di partenza è la scelta delle materie prime. Sono selezionatissime: per realizzare plastiche in grado di vincere il confronto con le leghe metalliche gli ingredienti devono essere il non plus ultra. Un chilogrammo di materiale marchiato Xenia può arrivare a costare 50 euro.
Un forte impulso alla nascita di Xenia è arrivato dalla collaborazione di TPA con la società aeronautica Alenia. L'azienda di Mussolente ha ricevuto l’incarico di ricercare nuovi componenti per ridurre il peso degli aerei, naturalmente con la massima garanzia di efficacia.
La parola che Azzolin pronuncia più spesso è “ingegnerizzare”. Il cliente non si limita a commissionare un ordine, deve necessariamente entrare in stretta collaborazione con i tecnici di Xenia per fornire tutte quelle informazioni che serviranno a inventare la formulazione più confacente alle sue necessità.
RICERCA E SVILUPPO - Molta parte del lavoro di ricerca e sviluppo che si svolge a Mussolente confluisce nel mondo dello sport, con una moltitudine di applicazioni che vanno dai motori alle discipline di neve, di terra, di acqua e di aria. Insomma, nulla pare impossibile per gli alchimisti della plastica, costantemente al lavoro per realizzare composti di polimeri e altre sostanze che soddisfino in modo le necessità del cliente.
Un materiale ampiamente utilizzato nelle varie combinazioni è il carbonio. Il suo impiego rinforza i polimeri, che a loro volta correggono i suoi difetti, in primis la fragilità. Ma è solo una delle possibili combinazioni. Molti supermateriali aspettano solo di essere scoperti per dischiudere un ventaglio inesauribile di utilizzi e di prodotti.
In TPA-Xenia lavorano circa 25 persone, quasi tutti ingegneri e chimici. Le nuove competenze di cui l’azienda dispone sono anche il frutto dell’intensa attività collaborazione avviata con università e centri di ricerca italiani. Primi fra tutti il CNR e l’Università di Napoli Federico II.
Il più alto riconoscimento allo status di Xenia è arrivato l’8 maggio scorso con la firma di un protocollo di collaborazione e fornitura assieme a Polyone Corporation, leader mondiale nella fornitura di polimeri specializzati. Con questa partnership l’azienda di Mussolente può farsi conoscere nel mondo intero e proporre le proprie specialties a nuovi segmenti di mercato.
“I nostri materiali rinforzati sono già stati scelti per applicazioni altamente evolute, come ad esempio i componenti di macchine da corsa – afferma Fabio Azzolin -. Attraverso la collaborazione con Polyone vogliamo diventare il primo fornitore europeo di questo tipo di materiali per uno spettro di applicazioni ancora più ampio di quello attuale”.