La Trafimet di Castegnero ha tagliato il traguardo dei quarant'anni. L'azienda, a capo di un gruppo che ha acquisito una posizione di primaria importanza mondiale nel settore delle torce per saldatura, ha festeggiato il “compleanno” con un open day che ha visto arrivare in visita agli stabilimenti centinaia di persone tra familiari dei dipendenti e cittadini e che si è concluso con la cena di gala per tutti i dipendenti e i rappresentanti delle filiali estere.
“È bello ritrovarci insieme a ricordare una storia fatta di gioia ma anche di sacrifici, di momenti di successo così come di difficoltà - ha detto il presidente Giuseppe Zigliotto, che con il fratello Marco consigliere di amministrazione, ha ereditato la guida dell’azienda fondata dal padre Gianpietro nel 1974 -. Ho cominciato a seguire le vicende di lavoro di mio padre che ero ancora un ragazzo e ora questo anniversario coincide con il primo anniversario della scomparsa di nostra madre. Possono essere orgogliosi del lavoro fatto, un lavoro che ha conosciuto momenti di difficoltà specie con la crisi mondiale dal 2008 al 2013, ma grazie al contributo di tutti ora possiamo guardare con una certa fiducia ai primi segnali di ripresa che si intravedono”.
Sorta inizialmente a Bolzano Vicentino, nel 1978 l´azienda si trasferì a Castegnero, iniziando un percorso di crescita che già nell'82 portò al primo salto tecnologico importante, con l'inizio della produzione delle torce saldatura Mig/Mag. All'88 risale l'avvio della produzione delle torce per taglio plasma, un passo che di lì a un anno portò alla necessità di ampliare i reparti produttivi. E' dei primi anni Novanta, poi, l'avvio della produzione di torce per saldatura Tig.
In anni più recenti, tra 2008 e 2009, Trafimet acquisisce la Sacit di Milano e la Ferro di Verona. Pur in mezzo al periodo di crisi più lungo dal dopoguerra in poi, l'azienda continua a pensare al futuro e a innovare, così nel 2011 nasce il brand “Trafimet distribution” dedicato alla distribuzione e nel 2012 “Trafimet pro” dedicato ai prodotti più innovativi e di alta qualità.
Da un punto di vista societario, dal 2008 la Trafimet fa parte del Fondo Riello Investimenti. Oggi l'azienda “madre” si sviluppa su 22 mila metri quadrati di superficie e conta circa 130 dipendenti, potendo disporre di tutti i reparti operativi della produzione e distribuzione dei suoi articoli: dalla ricerca e sviluppo, al laboratorio tecnico, alla produzione fino all’assemblaggio e allo stoccaggio della gamma di prodotti di pronta consegna verso le più svariate destinazioni del mondo.
Negli anni alla sede centrale si sono aggiunte le filiali in Usa, Germania, Francia, Cina e Slovacchia, per un totale di 250 dipendenti. Il fatturato è di circa 40 milioni l´anno, con una percentuale di export che raggiunge il 60%.
“Che si tratti di prodotto finito, accessorio o ricambio, destinato al consumatore finale o ai costruttori di macchine saldatrici, in Trafimet ogni area produttiva è deputata a ogni singola fase del processo produttivo - spiega l’amministratore delegato Attilio Imi -. Solo così ogni articolo pronto per la distribuzione può vantare sviluppo, produzione, controllo di qualità rigorosamente made in Italy”.
A questi numeri si devono aggiungere le 8000 ore all’anno dedicate alla ricerca e sviluppo, i 25.800 controlli sui prodotti, le 1500 ore dedicate alla formazione.
“La ricerca è uno dei valori imprescindibili della filosofia di Trafimet – osserva Paola Fanin, direttrice amministrazione e finanza del Gruppo -. Potenziare le prestazioni e affinare la versatilità sono gli obiettivi principali del reparto di Ricerca e Sviluppo, un settore che continua a segnare importanti nell’industria, contribuendo ad accrescere la reputazione dell’azienda presso i player globali”.
(Nella foto di gruppo, da sin. Andrea Tomaschù a.d. Fondo Riello Investimenti, Attilio Imi a.d. Trafimet Group, il presidente Giuseppe Zigliotto, Paola Fanin direttrice finanziaria, Marco Zigliotto consigliere di amministrazione, Massimo Corò direttore commerciale e Ugo Simioni direttore industriale).
“È bello ritrovarci insieme a ricordare una storia fatta di gioia ma anche di sacrifici, di momenti di successo così come di difficoltà - ha detto il presidente Giuseppe Zigliotto, che con il fratello Marco consigliere di amministrazione, ha ereditato la guida dell’azienda fondata dal padre Gianpietro nel 1974 -. Ho cominciato a seguire le vicende di lavoro di mio padre che ero ancora un ragazzo e ora questo anniversario coincide con il primo anniversario della scomparsa di nostra madre. Possono essere orgogliosi del lavoro fatto, un lavoro che ha conosciuto momenti di difficoltà specie con la crisi mondiale dal 2008 al 2013, ma grazie al contributo di tutti ora possiamo guardare con una certa fiducia ai primi segnali di ripresa che si intravedono”.
Sorta inizialmente a Bolzano Vicentino, nel 1978 l´azienda si trasferì a Castegnero, iniziando un percorso di crescita che già nell'82 portò al primo salto tecnologico importante, con l'inizio della produzione delle torce saldatura Mig/Mag. All'88 risale l'avvio della produzione delle torce per taglio plasma, un passo che di lì a un anno portò alla necessità di ampliare i reparti produttivi. E' dei primi anni Novanta, poi, l'avvio della produzione di torce per saldatura Tig.
In anni più recenti, tra 2008 e 2009, Trafimet acquisisce la Sacit di Milano e la Ferro di Verona. Pur in mezzo al periodo di crisi più lungo dal dopoguerra in poi, l'azienda continua a pensare al futuro e a innovare, così nel 2011 nasce il brand “Trafimet distribution” dedicato alla distribuzione e nel 2012 “Trafimet pro” dedicato ai prodotti più innovativi e di alta qualità.
Da un punto di vista societario, dal 2008 la Trafimet fa parte del Fondo Riello Investimenti. Oggi l'azienda “madre” si sviluppa su 22 mila metri quadrati di superficie e conta circa 130 dipendenti, potendo disporre di tutti i reparti operativi della produzione e distribuzione dei suoi articoli: dalla ricerca e sviluppo, al laboratorio tecnico, alla produzione fino all’assemblaggio e allo stoccaggio della gamma di prodotti di pronta consegna verso le più svariate destinazioni del mondo.
Negli anni alla sede centrale si sono aggiunte le filiali in Usa, Germania, Francia, Cina e Slovacchia, per un totale di 250 dipendenti. Il fatturato è di circa 40 milioni l´anno, con una percentuale di export che raggiunge il 60%.
“Che si tratti di prodotto finito, accessorio o ricambio, destinato al consumatore finale o ai costruttori di macchine saldatrici, in Trafimet ogni area produttiva è deputata a ogni singola fase del processo produttivo - spiega l’amministratore delegato Attilio Imi -. Solo così ogni articolo pronto per la distribuzione può vantare sviluppo, produzione, controllo di qualità rigorosamente made in Italy”.
A questi numeri si devono aggiungere le 8000 ore all’anno dedicate alla ricerca e sviluppo, i 25.800 controlli sui prodotti, le 1500 ore dedicate alla formazione.
“La ricerca è uno dei valori imprescindibili della filosofia di Trafimet – osserva Paola Fanin, direttrice amministrazione e finanza del Gruppo -. Potenziare le prestazioni e affinare la versatilità sono gli obiettivi principali del reparto di Ricerca e Sviluppo, un settore che continua a segnare importanti nell’industria, contribuendo ad accrescere la reputazione dell’azienda presso i player globali”.
(Nella foto di gruppo, da sin. Andrea Tomaschù a.d. Fondo Riello Investimenti, Attilio Imi a.d. Trafimet Group, il presidente Giuseppe Zigliotto, Paola Fanin direttrice finanziaria, Marco Zigliotto consigliere di amministrazione, Massimo Corò direttore commerciale e Ugo Simioni direttore industriale).