Pieroad (Nicolò Guarrera) e Cesare Gerolimetto hanno incantato 300 persone nella barricaia della famiglia Poli raccontando il loro viaggio intorno al mondo a cinquant’anni di distanza l’uno dall’altro.
È accaduto venerdì 14 Novembre durante l’evento “Spirito d’impresa 2025” organizzato da Poli Distillerie nell’ambito della XXIV Settimana della Cultura d’Impresa, in collaborazione con l’Associazione Museimpresa e Confindustria.
Dal 2019, a 500 anni dalla prima circumnavigazione del globo di Ferdinando Magellano, Poli Distillerie organizza un incontro annuale, gratuito, con degli imprenditori Vicentini che incarnano ancora oggi lo stesso spirito di avventura che mosse quegli antichi esploratori.
In questa sesta edizione, a dare voce allo “spirito d’avventura” sono stati i due viaggiatori vicentini, così diversi, eppure così simili nel desiderio di vivere il sogno di partire e vedere cosa c’è oltre l’orizzonte.
A varare la serata è stata Laura Dalla Vecchia, past president di Confindustria Vicenza, ricordando che l’esperienza di Pigafetta è un messaggio che guarda al passato ma si rivolge al futuro.
Emozionante l’intervento di Cesare Gerolimetto, 87 anni, che nel 1976 fece il giro del mondo a bordo del camion “Antonio Pigafetta”. Due anni e sette mesi di viaggio, per un totale di 184000 km. Un’impresa entrata nel Guinnes dei primati, vissuta senza poter comunicare per mesi con la propria famiglia, e che ha permesso di vedere un mondo che oggi non esiste più.
Altrettanto coinvolgente è stato Nicolò Guarrera, appena rientrato a casa, a Malo, dopo aver fatto il giro del mondo a piedi, percorrendo circa 36.000 chilometri in cinque anni insieme al suo fidato carretto Ezio. Un viaggio in solitaria, ma con la spinta motivazionale di una community di 474.000 follower e un grande insegnamento per tutti noi: avere fiducia nel prossimo.
“Forse la verità è che ogni vita, qualunque vita, è un’impresa eroica - conclude Jacopo Poli, moderatore della serata. E che la sfida più grande consiste nel trovare lo straordinario nel nostro ordinario: nell’andare in ufficio ogni giorno, nel servire una pizza, nel rifare un letto, nel varcare la soglia di casa, dando a tutto questo una direzione, un senso. Il senso che, con le nostre azioni, vogliamo dare alla nostra vita”.

