21/03/2023

Il weekend del 25 e 26 marzo, al via le Giornate FAI di Primavera

Appuntamento a Vicenza a Palazzo Zileri Dal Verme in Corso Palladio.

Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l’appuntamento con le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.

La manifestazione di punta del FAI, giunta alla 31ª edizione, offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire sorprendenti tesori d’arte e natura in tutta Italia, partecipando alle visite a contributo libero proposte dai volontari della Fondazione in oltre 750 luoghi in 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti (tra essi, nel 2018, è rientrato anche la sede degli Industriali vicentini di Palazzo Bonin Longare).

A Vicenza sarà aperto, in Corso Palladio 42, dalle 10 alle 18, Palazzo Zileri Dal Verme, recentemente entrato tra i luoghi convenzionati con Confindustria Vicenza

“Ubicato nel cuore di Vicenza, dirimpetto alla chiesa di San Filippo Neri, - riporta il testo curato dalla delegazione FAI cittadina - l'edificio settecentesco è stato progettato dal Conte Ottone Maria Calderari per i fratelli Alfonso e Francesco Loschi. Resta incompleto il cortile, dove solo in parte, fu realizzata l'ala occidentale. Tra gli anni '70 e '80 dell'Ottocento l'architetto Antonio Caregaro Negrin aveva progettato una grotta con un grazioso giardinetto, chiuso da una cancellata.

Presenta una facciata a tre ordini ripartiti da cornici marcapiano, con la parte centrale aggettante rispetto alle ali laterali simmetriche. Il pianterreno a bugnato liscio è impreziosito da mascheroni che decorano le finestre e l'arco di ingresso, mentre il primo piano è scandito da lesene con capitelli corinzi e finestre con coronamenti alternati sovrastati da festoni di verzura.

Questo meraviglioso edificio storico risulta silenzioso testimone d'importanti eventi accaduti in città. Tra questi riscuote gande curiosità la palla di cannone che nel 1805 colpì il palazzo durante il conflitto franco-austriaco e che da allora è infissa e ben visibile a lato della facciata. Degne di nota anche le due iscrizioni marmoree, tuttora visibili nell'atrio del palazzo, che attestano che nella dimora soggiornarono nel 1866 il principe Umberto di Savoia e il re d'Italia Vittorio Emanuele”.