La decrescita demografica che caratterizza l’Italia è un problema assai complesso, che può essere osservato da molti punti di vista, ma che può servire anche come lente per gettare uno sguardo allargato sull’economia del Paese.
Partendo dai dati: dal 2008 ad oggi si è passati da 577mila nati ai 399mila del 2021, ennesimo record negativo. Ciò significa che le nascite sono calate di circa il 31%. “A determinare questo stato di cose concorrono senz’altro molti fattori, e pur volendo mettere al primo posto quelli culturali e sociali, non può essere passata in secondo piano l’inadeguatezza delle misure volte al sostegno della natalità” – sottolinea la presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Camilla Cielo.
“Fare figli è sempre più difficile, e diventa sempre più raro che i giovani scelgano di intraprendere quella che a tutti gli effetti è diventata una sfida impari. Mancano misure che permettano alle famiglie di affrontare con serenità il fatto di farsi carico di nuove vite. Basti pensare che per molte donne ‘maternità’ significa ancora troppo spesso rinunciare alla carriera o – peggio – al lavoro”.
A colmare l’assenza di iniziative strutturali a favore delle nuove nascite, interviene allora l’iniziativa privata. “Per questo con il progetto ‘Generazioni Future’ abbiamo iniziato a mappare le migliori pratiche aziendali volte al supporto dei neo-genitori, in modo tale che sempre più imprese possano adottare provvedimenti analoghi” sottolinea Cielo.
Se le cose non cambiano è ipotizzabile – rileva Istat – che nel 2050 in Italia ci siano circa 5 milioni di persone in meno, con un 52% di popolazione tra i 20 e i 66 anni che dovrebbe provvedere sia a far crescere gli under-20, sia al mantenimento del sistema pensionistico.
“Di fronte a simili proiezioni è palese come sia a repentaglio l’intero sistema-paese. Questo, tra l’altro, in un contesto in cui la forza lavoro (qualificata e non) è già particolarmente carente rispetto alla domanda, l’occupazione femminile ancora arranca, e i conti della previdenza pubblica sono tutt’altro che rosei”.
“Il futuro sarà senz’altro caratterizzato da tanti altri ostacoli, ma è necessario che il tema della denatalità sia collocato ai primi posti di qualsiasi agenda politica. Se non invertiremo al più presto la rotta sarà difficile anche solo poter ipotizzare un futuro” conclude la presidente Cielo.