In un contesto macroeconomico sfidante per il settore della moda e del lusso, Bottega Veneta si distingue come una delle poche Maison del gruppo Kering a registrare una crescita nel primo trimestre dell’anno.
Secondo i risultati finanziari pubblicati dal Gruppo, i ricavi di Bottega Veneta hanno raggiunto 405 milioni di euro, in aumento del 4% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Le vendite realizzate attraverso la rete diretta di negozi (retail) sono cresciute del 7%, rispetto al medesimo periodo dello scorso anno che comunque fu positivo.
La crescita ha interessato tutte le categorie di prodotto, dimostrando la forza trasversale dell’offerta del brand.
Particolarmente significative le performance a doppia cifra in Europa Occidentale (+17%), Nord America (+19%) e Medio Oriente, dove la Maison continua a rafforzare la propria presenza e desiderabilità.
Il marchio ha continuato a distinguersi grazie a una forte coerenza culturale, un linguaggio stilistico riconoscibile e una proposta di valore che unisce artigianalità, innovazione e discrezione. Tali elementi hanno sostenuto la crescita, anche in un contesto di decelerazione dei consumi globali del lusso.
Il canale wholesale — che include le vendite a rivenditori autorizzati come department store o multibrand selezionati — ha registrato un calo del 13%, in linea con la strategia di rafforzamento dell’esclusività distributiva portata avanti dal Gruppo.
Il Gruppo Kering, uno dei due più importanti gruppi francesi nel settore del lusso, ha chiuso il primo trimestre 2025 con ricavi pari a 3,88 miliardi di euro, in calo del 14% rispetto all’anno precedente.
Oltre a Bottega Veneta, Kering controlla Maison iconiche come Gucci (-25% nel trimestre), Saint Laurent (-9%), Balenciaga, Alexander McQueen, Brioni e Bottega Veneta, oltre alle divisioni Kering Eyewear e Kering Beauté.
Il Gruppo sta attuando piani di rafforzamento strategico per valorizzare al meglio i propri brand e affrontare le sfide di un mercato in evoluzione.
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