15/12/2021

ULSS 7, Confindustria Vicenza: “Dopo la fase Covid hospital pre-vaccini, Santorso sta rinascendo"

Il presidente del Raggruppamento Alto Vicentino Sottoriva: "Percorso d’eccellenza deve continuare, non si torni a logica di nosocomi di serie A e B”.

“Non si può che dar atto al Presidente Zaia di aver mantenuto quanto promesso nel marzo del 2020 quando disse che, dopo la parentesi faticosa e dolorosa del covid hospital, l’ospedale di Santorso sarebbe tornato, cito letteralmente, ‘come prima, meglio di prima’. Con l’attivazione dell’emodinamica h24 e i grandi passi avanti che si stanno facendo in questi mesi nell’attrarre primari e specialisti nell’Alto Vicentino, bisogna dire che si stanno davvero raccogliendo i frutti dell’eccellente lavoro di squadra di quest’Ulss, coordinata dal dg Bramezza e dal direttore sanitario Di Caprio”.

Pietro Sottoriva, presidente del Raggruppamento Alto Vicentino di Confindustria Vicenza, torna nel dibattito pubblico a sostegno dell’Ospedale del Distretto 2 Alto Vicentino, come fece in occasione del primo lockdown, chiedendo che sia riservata una corretta attenzione a Santorso affinché il diritto alla salute dei cittadini dell’Alto Vicentino possa essere garantito, anche in questa ennesima ondata.

“Nel 2020 il virus era un’assoluta incognita, si è agito in emergenza totale e, soprattutto, non c’erano i vaccini - continua Sottoriva -. Allora Santorso e gli abitanti del Distretto 2 sono stati oggettivamente chiamati ad un sacrificio importante, compito che è stato svolto ma che oggi non sarebbe giustificabile. Questo distretto serve 187mila abitanti, qualcuno in più del Distretto 1, per cui mi rifiuto di credere che si voglia gestire il territorio pedemontano dividendolo in aree in cui la sanità è di serie A e in altre in cui è sacrificabile ad ogni occasione utile. Mi rifiuto anche di credere che ci sia davvero qualcuno che spinga consciamente in questa direzione quando le condizioni attuali non lo richiedono, come ha anche dichiarato l’assessore regionale Lanzarin affermando che non ci sia necessità di creare un unico nosocomio riservato al covid”.

Ma Sottoriva non si limita al commento, il Raggruppamento di Confindustria Vicenza infatti sta mettendo in campo un progetto proprio per sostenere le evoluzioni dell’Ospedale di Santorso con il coinvolgimento dei privati in favore della sanità pubblica: “Con il progetto Fabbricare Salute, a cui stanno aderendo molti imprenditori e molti altri stanno chiedendo di partecipare, stiamo lavorando assieme alla dirigenza del Distretto 2 per dotare l’Ospedale degli strumenti adeguati, come borse di studio per medici e infermieri, per contribuire a rendere Santorso un polo d’eccellenza. È chiaro che queste operazioni raccolgono l’impegno degli imprenditori quanto la struttura da segnali di solidità e vitalità delle prestazioni sanitarie come è avvenuto negli ultimi mesi”.

Infine, il Presidente del Raggruppamento Alto Vicentino conclude: “Credo che il territorio pedemontano, una volta che è stata creata una Ulss ad hoc, debba considerarsi una cosa unica e organica, dove ognuno possa godere degli stessi diritti e doveri. Gli ospedali devono rappresentare un elemento importante per la qualità di vita delle persone che abitano parimenti l’Alto Vicentino, il Bassanese, l’Altopiano. Per far ciò, è necessario che gli ospedali siano strutture efficienti e che offrano opportunità eccellenti ai medici di poter realizzare la propria professionalità su questo territorio. Finalmente sta accadendo anche a Santorso e per questo non si può pensare di fermare questo abbrivio destinandolo ad essere covid hospital come quanto non c’erano i vaccini”.